C come base. Il cappello da baseball torna a vincere in campo fashion nella primavera estate 2021. L'accessorio di merchandising per eccellenza: sono i testimonial che cambiano, ma ancora oggi il cappellino con visiera non può fare a meno della sua identità principale, il logo. Ed è apparsa davvero ovunque, dalle blasonate teste delle It Girl alle sfilate primavera estate 2021.
Per alcuni rimane un gadget legato ai ricordi d'infanzia, un ricordo di un viaggio a Gardaland oa Disneyland Paris. Negli anni '90 e 2000 è diventato il dettaglio di stile off-duty delle star, da Lady D. a Jennifer Aniston, che lo indossò al contrario sul set di Romantici Equivoci, in una foto passata alla storia (1996). Ma l'estetica più riconoscibile oggi come ieri del cappello da baseball è quella di un oggetto di merchandising, nato per tifare la squadra del cuore (non è un caso che i cappellini dei New York Yankees siano ancora di moda), per sostenere il politico del momento ( Donald Trump ha fatto un'intera campagna su di esso) o semplicemente per mostrare amore per un marchio (la passione di Britney Spears per i cappellini rosa Von Dutch). Senza sforzo, ma indentitario.
Diana Spencer al Guards Polo Club nel 1988, in un look casual dove il berretto con visiera è protagonista.
Certo, nel 2021 il cappello da baseball corrisponde a un modo di vestire più che a un credo; primo fra tutti quello scanzonato e nostalgico della Gen Z. Popolare nei video TikTok e nelle collezioni primavera estate 2021 dei designer, che cercano di accaparrarsi questa fetta di consumatori grazie a prodotti di lusso dal prezzo elevato, ma decisamente più accessibile di una It Bag o di un abito ricamato a mano. Il caso del cappellino da baseball di Celine, protagonista delle passerelle e popolare nelle liste d'attesa. Segni particolari: colori neutri, iniziale C sul davanti, visiera. Un'estetica da college che non si discosta molto dal cult più venduto di sempre, il cappellino da baseball New Era.
Il look con il cappello da baseball secondo Celine SS21.
Tante, tante rivisitazioni, ugualmente riconoscibili. Come i modelli tie-dye di Kangol, abbordabili e amati dai giovanissimi. E chi lancia messaggi (leggermente) subliminali: More Joy per Christopher Kane, Sporty & Rich per l'omonimo brand, re del lockdown con i suoi capi leisurewear, fino agli animali parlanti di Goorin Bros. I loghi da sfoggiare? Chiaramente Ganni, la vecchia/nuova TB di Burberry, la riproposta Guess e la classica FF di Fendi. Non mancano le versioni pensate per i Millennials, fan meno accaniti: dal cappello da baseball in rafia di Prada, patchwork a righe per Polo Ralph Lauren, in nylon tinta unita per Rick Owens (in co-lab con Champion), fino al baseball nero cappello in pelle, intramontabile (Borsalino).
Patchwork e nostalgico, il cappellino Polo Ralph Lauren SS21.
Il segreto per indossare il cappellino da baseball oggi? Non pensateci troppo, come fa un nato tra il 1995 e il 2012, o copiate da vicino le dive del passato, attività in voga tra le fila della Gen Y. Da una parte Kendall Jenner in bikini succinto e cappello con una visiera camouflage New Era per ripararsi dal sole, dall'altro il look studiato per Diana Spencer, con la t-shirt, il maxi blazer oversize ei jeans dritti indossati con stivali texani. Ricevi notizie e aggiornamenti sulle ultime tendenze di bellezza direttamente nella tua casella di posta. Iscriviti alla newsletter
In ogni caso, un'affermazione di appartenenza a una comunità, che oggi fa rima con stile. Forte e chiaro.